Nel mese di maggio scorso la nuova casa editrice Seri Editore di Macerata ha pubblicato un’antologia ventennale del Premio Poesia di strada. La selezione di poco meno di un centinaio di Autori finalisti (con un apparato iconografico dei Maestri pittori le cui opere hanno annualmente accompagnato le poesie) dà conto di come il Premio abbia saputo, nel tempo, intercettare e conglomerare – come sottolinea Renata Morresi nella postfazione – una quantità sorprendente e non preventivata di toni e registri poetici; ciò, unitamente all’autorevolezza di alcune delle voci partecipanti, rende il volume un significativo strumento per spaziare lungo alcune tendenze stilistiche e contenutistiche della poesia italiana vivente.
Ringraziamo l’Editore Alessandro Seri per averci concesso di proporre un assaggio dell’antologia: abbiamo scelto tre liriche accomunate da un fil rouge che è solo uno dei molteplici itinerari esperibili all’interno del libro.
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Alessandra CARNAROLI (2012)
I musulmani gli puzzano le mani
Dice mia figlia di sei anni
Che glielo ha detto la collega bambina anche lei
Della scuola primaria
Primaria dell’odio
Delle razze
Magrebini marocchini africani
Nerissimi
Dice c’hanno pure la pelle marroncina schifina
Bambina
Sima
Bella asinina non c’hai
Mai la gomma
Cancelli coi denti
Le macchie della pellaccia
Negra conserva/pummarola che tuo padre raccoglie
Diretta dai campi a 3 euro l’ora
Già piccolina
Vermicina
Fiumicina
Dentro un tubo
Di sfiga natale
Ed errori grammaticali
A senz’acca
Apostrofi
Dell’olio e aglio
E raglio ghi ghe gi ge
La tua svastichina
È un ginocchio sempre sbuccio
E acqua ossigenata per ossigenare
*
Manuel COHEN (2009)
(canzone vile)
non ha forse senso dirsi civile
non è il caso razzolando in porcile
non ha poi senso dirsi incivile
non altro che vezzo da bestia da stile
“dunque che fare che dire” in che stile?
ti affascina – in fondo – l’aureola
costante appannaggio la cresta in aiuola
alloro su un piumaggio che non vola
capita – a volte – all’attenzione
involuto un paludato trombone
che si produce in lamentazione
nostalgia afasia in elevazione
civile o incivile cerca consenso
gratificazione promozione al dissenso
per “come saremo” per “come eravamo”
tutto qui il senso? e stiamo come stiamo
*
Dorinda DI PROSSIMO (2015)
MEDIT&RRANEO
E, se t’incontrassi, nuotando a largo mare? Non più
nero, tu, sbiadito d’abbandono. Resuscitato dalla fame
delle onde. Se. Avessi io ancora la forza di nuotare,
calmando tutto il sangue pasciuto e salvo, il mio, salvo
sangue di finto cantore del dolore, ti porterei ancora a
morir, dove? Nello sfascio di braccia che a libbre pesa la
tua morte, che curvo e barricato t’avvizzisce, che geografica
ombra ancor ti vuole? Macellarti sappiamo. Seppellire te di parole.
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Autori Vari, Poesia di strada 1998-2017, presentazione di O. Formica, prefazione di A. Seri, postfazione di R. Morresi, Macerata: Seri Editore, 2018, pp. 315 con ill., prezzo € 15, ISBN 978-88-943499-0-0.
Per informazioni e ordini, è possibile contattare l’Editore via Facebook o Instagram.
Siede al Chiosco stasera con Liquore n° 30,
siede, dondola. stasera sul tuo pensiero.
Cado caro, sono caduta. Ero lì. Sono sicura.
Perché perché, lo sai quando il gomito vola alto
e lo strascico è sotto la sedia, lui ti pensa e lei…
lei è caduta, con Liquore n° 30 tra le mani gelide
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