Bene. Finalmente è passato il culmine delle festività e con esso quel frenetico tentativo di rispondere al dovere dei regali. Adesso si può tornare a dei tempi differenti, a guardare le vetrine con distrazione e non con occhi da predatore in astinenza, e se proprio si deve parlare di regali, che siano un segno di affetto imprevisto e imprevedibile, come dovrebbe sempre accadere; che siano rivolti alle persone a cui teniamo di più, o anche a noi stessi, così da imparare a volerci un poco di bene.
A queste condizioni, e solo a queste condizioni, mi piace fare un poca di pubblicità (nel senso migliore del termine, quello di “rendere pubblico” e “diffondere”) a due antologie diverse fra loro, ma entrambe particolari e meritevoli.
Seguendo un rigoroso ordine antialfabetico, la prima è quella di Claudia Zironi, DIRADARE L’OMBRA, antologia di critica e testi 2012-2019 (Marco Saya Edizioni), a cura di Sonia Caporossi. Si tratta di un volume corposo in cui viene attraversata tutta la produzione della scrittrice bolognese, con alcune chicche assolute come quelle che vengono definite “prime poesie” risalenti all’inizio degli anni ’80, per giungere a un manipolo di inediti successivi all’ultima raccolta edita, Variazioni sul tema del tempo (Versante Ripido, 2018). Si tratta di un’occasione pregevolissima per approfondire la poesia mutevole e originalissima di Claudia Zironi, anche perché accanto ai testi è presente un vasto e ricchissimo corredo di interviste, saggi, lettere, insomma tutta una serie di materiali che contribuiscono a fornire una panoramica anche sull’intensa attività dell’autrice come promotrice di cultura, attraverso l’esperienza di Versante Ripido ma anche numerosissime altre iniziative.
Il secondo volume che mi preme segnalare è ЗБОРОТ НА НЕПРИЈАТЕЛОТ / LA PAROLA DEL NEMICO, Antologia poetica essenziale di Luca Benassi (PNV Publishing), che come è facile intuire dal titolo è una raccolta bilingue italiano-macedone di Luca Benassi (traduzioni di Dario Todorovski e Katarina Velichkovska) in cui sono raccolti testi che vanno dal 2005 ad oggi, anche in questo caso con una nutrita selezione di inediti. L’approccio alla selezione è però del tutto differente da quello del volume precedente: qui l’autore sembra aver voluto lavorare per sottrazione, scegliendo un numero relativamente limitato di poesie, e sforzandosi di riunire in un percorso unitario e coeso la sua produzione. È indubbiamente ironico – oltre che ingiusto, aggiungo – che un autore del livello di Luca Benassi debba essere pubblicato in antologia per la prima volta da una casa editrice straniera; dal momento che il volume esiste, tuttavia, è bene tenerselo stretto e ringraziare.
Per entrambi gli autori, le poesie proposte in seguito sono state selezionate fra quelle precedentemente inedite.
***
Claudia Zironi, da Diradare l’ombra
Nella conta dei lutti
amico mio
tu che sei di tanto avanti, dimmi
si diventa immuni dal dolore?
O i dolori si sommano in un cuore
sempre più gonfio e crepato, invecchiato
prossimo all’esplosione. Lo rende spento
tanto dolore, il cuore, piccolo e duro
come un sassolino di cava, opaco
un grumo immobile, nero. Dimmi
o se il dolore invece lo fa leggero
e trasparente, e il cuore vola via
lasciandoci soli.
*
Sarà d’estate che le nostre mani
per caso si sfioreranno, le iridi
senza intenzione brilleranno e senza intenzione
ci guarderemo, un po’ più a lungo del dovuto
alle scimmie delle regole, ai cervi degli anni, al criceto
di un piccolo domani, più a lungo del dovuto
ai tanti abitanti dei nostri cammini.
Sarà d’estate che ci chiederemo
come sarebbe stato il nostro tempo
– ma non ci parleremo, sedute taceremo
ogni luna voluta, ogni bacio insensato, ogni
minuto sperato – come sarebbe stato
mie giovani amiche, come sarebbe stato?
*
Se ci fosse un tempo in cui i sogni e le poesie
– ogni ossessione – si facessero di carne e baci
se ci fossero eclissi di luna e congiunzioni astrali
che rivelassero verità insostenibili anche tra sorelle
se non ci fosse un luogo dove sfuggire
le costellazioni di morti deportati e di bambini in strada
se arrivasse il momento della resa delle merci
in irresponsabili scambi di libri, di fiori e
di sorrisi, potremmo tanto ringraziare e lievi
prenderci per mano
verso la prossima nuova, inutile, bellissima
storia
insieme.
***
Luca Benassi, da La parola del nemico
a Massimiliano
Il sabato mattina accompagno mio figlio
in piscina, come a pulire il peccato dell’assenza
di una settimana di lavoro.
Lo guardo dal vetro come da uno schermo
al di la del quale bere il caffè
o leggere un libro mentre
attendo la fine dell’ora.
Rimango così, chino, rappreso sugli spalti
sordo al richiamo del vetro, ai commenti sciocchi
chiuso nel quadrato di carta della mia lettura.
Ma arriva il punto – forse a fine pagina
o nello snodo cruciale di una strofa –
che alzo gli occhi e lo vedo
a meta vasca
i polmoni tesi di magrezza
che impara il dorso sotto la voce
l’urlo che rimbomba nelle mani a cono del maestro.
E lì che arranca – sa che lo guardo –
scomposto, cerca di trattenere come un giogo
un galleggiante che gli hanno imposto
fra le cosce.
Alla fine smette, non ce la fa,
si poggia alla corda che divide le corsie
e si gira verso il vetro, a tentarmi col sorriso.
Vorrei coglierlo di sorpresa, sollevarlo
ondeggiando come una medusa, come
un muso di delfino spingerlo sul filo
celeste della corsia fino
alle piastrelle dell’arrivo.
Non è così – lo so bene – e lui
si ingolfa nel fragore della vasca,
in disparte nell’acqua
fra i compagni del suo corso.
Poi, rimette quell’affare fra le gambe
volge la faccia al soffitto come a un cielo,
la volge al suo futuro,
mentre io, al di là del vetro
tengo il mio libro fra le dita.
*
E poi arriva una farfalla gialla
sulle tegole della mansarda
e sembra porti un messaggio
di sabbia e azzurro
– le ali come vele, un abbraccio di onde
e le antenne tese alla mia voglia
di mare, a una risposta
che non sia parola, né silenzio.
*
Siamo poesie scritte nelle nuvole
parole fra le cornici nei vicoli,
nelle botteghe dove si costruiscono tramonti
siamo passi e fontane, un Pinocchio raccontato
all’ombra della notte:
siamo verità custodite nel cuore
come una bellezza senza rimedio
che non si può cancellare
che non si riesce a nascondere.
***
Splendida l’antologia “Diradare l’ombra” (facciamo sì pubblicità!), densa di interventi, testi, interviste, note interessanti e importanti che, pur centrata sulla corposa produzione poetica di Claudia – tutta di alto valore – fornisce spunti e indicazioni sul tema più ampio e variegato del “tempo” (un tema davvero arduo) che trovo validi e ricchi di molteplici suggestioni. Un caro saluto a tutti e buon acquisto!
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L’ha ripubblicato su vengodalmaree ha commentato:
E poi arriva una farfalla gialla
sulle tegole della mansarda
e sembra porti un messaggio
di sabbia e azzurro
– le ali come vele, un abbraccio di onde
e le antenne tese alla mia voglia
di mare, a una risposta
che non sia parola, né silenzio
Luca Benassi
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L’ha ripubblicato su Intermittenze. Scritture di Anna Leonee ha commentato:
Siamo poesie scritte nelle nuvole
parole fra le cornici nei vicoli,
nelle botteghe dove si costruiscono tramonti
siamo passi e fontane, un Pinocchio raccontato
all’ombra della notte:
siamo verità custodite nel cuore
come una bellezza senza rimedio
che non si può cancellare
che non si riesce a nascondere.
Luca Benassi da [La parola del nemico]
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