(dubbi)
nessun Natale, nessuna festa nelle case dei vecchi soli,
l’albero rimasto a pezzi nei cartoni, le statuine nella cesta,
la televisione a palla prima di dormire, di ritorno dai figli
in festa – e la voglia di far l’alba in pace, di conquistarla –
dubbi che sorgono nella testa avvolta dalla sciarpa,
polvere in giro a testimonio della speranza che è transitata…
(costa)
Niente spiegazioni, ragioni ed orazioni, a parte accenni
di verità spalmata sull’intera costa e l’infinità di corpi,
storie senza storia, nel ripetuto atto di bassi o di solenni
riti, di speranza di consumo e spendita, risalendo assolti.
(càpita)
senza esserci stato, càpita di sognare Praga
per via di Holan, Hrabal, il nostro e loro Ripellino,
la birreria per scriverci, l’isola claustrale di Kampa,
le luci-luminarie sulla Moldava, ma è già mattino…
(attrezzi superiori)
Già all’alba è solita la spillatura di rumori
Dell’anziana da molto in pensione
Che rassetta ed ordina i dolori,
Come gli attrezzi nella cassetta il saldatore.
Certo sono attrezzi superiori,
Appartenendo alla sua sfera morale,
Una sfera ch’è una palla secondo gli umori
Altalenanti tra il vuole e non vuole.
Ora s’appresta fiera ad andar fuori,
Fino al mercato della domenica, nel sole.
(le sere)
le sere testimoniano di mio padre,
le luci e l’acciottolato, l’andarci sopra
per echi secchi, le lampare a mare,
dinanzi a un paesaggio, e dentro esso,
e prima e dopo
ogni sosta dagli anziani, dalla madre
dal padre, le olive il vino il pane,
le stazioni della via lieta, dal suocero
fino alla camera del lavoro, al bar
dove le parole erano corse, ma si era insieme
Notizia bio-bibliografica
Enrico De Lea (1958) è di Messina e della zona jonica del messinese, cui resta legato, e vive in Lombardia, dove esercita la professione di avvocato.
Ha pubblicato le raccolte di versi Pause (1992, Edizioni del Leone), Ruderi del Tauro (2009, L’arcolaio ed.), Dall’intramata tessitura (2011, Ed. Smasher), Da un’urgenza della terra-luce (2012, Ass. La Luna, nella collana diretta da Eugenio De Signoribus), Suffragi del bianco (2014) e Sarmura (2015) per Officina Coviello- Milano, e La furia refurtiva (2016, Vydia editore).
Ha pubblicato sulle riviste Contro, PSB, Wimbledon, Specchio (de La Stampa), Sud, Atelier, Tuttolibri, Poesia, Registro di Poesia, Caffè Michelangiolo e nelle antologie “Poesia di strada – Licenze Poetiche” – Vydia, 2011 – Seri Ed., 2018), e Parabol(ich)e dell’ultimo giorno – per Emilio Villa –– DotCom Press edizioni, 2013.