perìgeion

un atto di poesia

Monica Santi, inediti

monicasanti1

Ha capito molto la ragazza slava,

che si è trovata una spiaggia

tra i pomodori d’estate.

Piccole brezze spaziose

tra globi rossi che assaggia,

scoppia tra i denti oro da poveri.

Dove viveva

torna di ricordi, seguendo

il cicaleccio ipnotico.

Si sa – straniera

sotto le tese di paglia,

stona per incongruenza

mentre tenta un posto suo

adattando la gonna al suolo.

Adottata dai campi.

 

***

 

Ed eccoti –

disse l’interiorità –

una branda di cicale

per schiacciare un pisolino.

E pesche dolcissime

croccanti come mele.

Il fresco sotto il pino.

Tutta un’abbondanza di tempo.

Sano sudare.

Graditi suggerimenti

al miglior libro di nessun successo.

Pettini di nubi bianche.

Stordimento d’agosto.

Capolavori irrigui.

Variazioni di sole.

Sosta alla fontana.

Pagliuzze odorose di bestia.

Fatiche dell’orto.

Solanacee, liliacee, fabacee.

Mani in tasca piedi nudi.

Sottile indifferenza.

Vittorie leali sulle lumache.

Terra addosso.

Zappa e intelletto.

I rumori larghi di settembre.

 

***

 

Nebbie a me nuove.

Di polvere, di smog.

Conoscevo quelle del vapore,

dell’umidità di prato

sotto gli olmi e nelle erbe.

Questa è di deserto

è controluce, sole che cala

scherma d’un velo la madrasa

mentre sulla terrazza, sotto teli tesi

bevo. Morso della sete.

Spolpo bottiglie.

Perdo il fiato quando comprendo

che questo andavo cercando,

la gola riarsa dei romanzi

fatica di fango e di paglia

mandorla cumino coriandolo.

Letterarie dissenterie

proiezioni belliche tra le pozze dei mahalla

percorsi da piedi scalzi e cani magri.

What’s your name chiede il bambino all’angolo

ma quale sia qui il mio nome, qui

è più che mai oggetto di meditazione.

 

***

 

Mentre aspetto che succeda

cammino in una distesa da mille altri calpestata

arida e murata

e considero le facce intorno

senza l’accuratezza che avrò dopo;

 

metto giù passi senza degnarle

mi stupiranno poi, mutate in profezie.

 

Mentre aspetti che succeda

lavori lenta una passione intensa.

Intuizioni ti guidano la mano destra

un po’ inconsapevole – un po’ inevitabile

a sera qualcosa sarà creato.

 

Arbusto prossimo a verdeggiare.

 

L’opera che faccio e facciamo

più simile nella lontananza

si compiace a ostacolare i passi più facili.

Eppure ammalia, in una sua abbondanza

una fusione prevista, d’imprevista risultanza.

 

***

 

Ad una certa ora della sera

chiudiamo – a chiave

con gran scatto di polso

e molte mandate

il mondo fuori

e cominciamo un vecchio film;

col sonoro frusciante

e l’immagine a tratti instabile che

a suo modo accarezza il riposo

del sistema pellicola-io-te.

Produciamo una sorta di danza da fermi

sono frammenti di attimi puri, la nostra sete,

spurgati della prepotenza

che pattuglia oltre la soglia.

Non potremmo opporci, fuggiamola.

Arrocco, fosse in due calde stanze

e di questo mai stanche.

La noia non può sfondare

potrebbe farlo il dovere

avesse un grimaldello buono.

 

***

 

Canta matto ! canta !

L’arancio delle zucche porta autunno

sotto la stufa di latta ai primi fumi.

Non t’importa, tu gorgheggi,

coro, contorno, anima di rami.

Pubblico d’erba.

 

***

 

Monica Santi (1972) vive e lavora in provincia di Reggio Emilia. Scrive poesia e più raramente prosa già dall’adolescenza, avendo storicamente cura di coltivarla con passione e libertà più che di diffonderla, almeno sino ad ora. In forma cartacea undici poesie sono pubblicate sul n.53 della rivista ‘Le Voci della Luna’ nel 2012, mentre su web due poesie compaiono nella puntata 10 del podcast ‘persino semplice’ (2020). Nel mese di maggio 2022 una selezione di brani è pubblicata nella sezione inediti della rivista online ‘Atelier’. Gestisce il proprio blog ‘La strada per i fontanili – passi senza orme'”.

 

***

 

2 commenti su “Monica Santi, inediti

  1. Mirella
    06/06/2022

    Non ho parole …solo tanti complimenti e , è un piacere leggerti, vederti nelle tue poesie

    "Mi piace"

  2. iole
    07/06/2022

    Un’autrice che seguo da molti anni e di cui ho constatato una crescita costante verso una poesia limpida, ascoltata con cura e attenzione, e poi scalpellata fin nelle più sottili pieghe.

    Sono felice molto di trovarla finalmente in rete e mi auguro presto anche su carta.

    Grazie a Perigeion e alla sua preziosa vetrina.

    Piace a 1 persona

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Questa voce è stata pubblicata il 05/06/2022 da in inediti, letteratura italiana con tag , .
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