a cura di Roberto R. Corsi
zoom su tutte le città ferite a morte
nella polvere scompaiono le scene come fossero
bagliori di una notte mai trascorsa
se mi abbracci anche una sola volta
la guerra scompare
abbracciati fuggiamo dagli scannatoi
da chi sogna di farsi cadavere tra cadaveri
abbracciati fuggiamo dall’empietà
di riportare i corpi nel buio della prenascita
dal video le nostre immagini siamo
confusi abitanti del caos
boia e animali sacrificali
mentre il fiotto soffoca il respiro
dei boschi dei nidi
di ciò che resta delle case
dove avevamo in mente di ritornare
come spiegheremo ai figli l’allarme ininterrotto
se non sotto una maschera di vergogna?
chi ritirerà la posta dalle cassette
mentre le arance rotolano dal cesto?
*
bla bla bla è urgente
capovolgere i suoni
alba alba alba capite?
se si sovvertono se le stanze
si mettono in subbuglio
dietro la porta può affacciarsi
la sempre sfuggente poesia
può rinascere
incurante del rumore intorno del brusio
crescere con la sua fame adolescenziale
di cose vere sia pure materia rarefatta
di parole vive dai corpi
lungo tutti i meridiani pure
da territori dubbi come atlantide
o aldebaran o l’isola di ogigia
insomma – accidenti – da spazi
______________inaccessibili
provare solo deliri di sfioramento
farsene una ragione
***
Anna Maria FERRAMOSCA, Andare per salti, introduzione di Caterina Davinio, Osimo AN: Arcipelago Itaca Edizioni, pp. 77, ISBN 978-88-99429-16-4
Scheda del libro (e link per ordini) sul sito dell’Editore.
La foto è tratta dal sito dell’A. ed è di sua proprietà.
“chi ritirerà la posta dalle cassette
mentre le arance rotolano dal cesto?”
Versi da mandare a memoria per forza e tenerezza, come la mitica scena di un film.
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