Inediti
Acheronte
Declino ancora una volta
per questa calata di afflizione
fino alla banchina
gialla di lumi a olio
dove le navi sono salpate
da tempo
ma sfregando le pietre già lucide
forse il palmo può irretire ancora
un odore
quello non codificato
nel sogno che vi riporta
*
S.
Cento volte al giorno
mi sono asciugata le mani in cucina
Cento volte fino a notte
e non un pensiero che pesasse più di un’albicocca
Poi in quell’ultima
con l’occhio di traverso alle tendine
c’eri tu
che non posso più vedere
con quel sorriso lieve e il tuo guardarmi
E un buco ha bucato il cuore
*
Ai bordi
Quando fa così il treno
che assorda minuti in sferragli
poi fischia e sibila
sempre più piano
fino al silenzio di prima
non sa che attraversando una terra
mischia il pulviscolo
delle sue ruote
e non immagina ora
-che chissà dov’è-
quanto l’erba che ha mosso
porti ancora il suo odore
*
Gesti
Schiaccio sempre i gusci
vuoti delle uova
prima di darli all’umido
Lo faceva mia madre
Una storia di spiriti maligni residenti
per dare respiro alla sua razionalità
Ma oggi mentre stringevo
il pugno sbriciolando
ho pensato a tutti i gesti di tutti
a quei gesti di scena intimi
tratti del disegno
a dove
finiranno dimenticati
o se
da qualche parte ci sia un libro
che ci guarda
e li raccoglie
*
Va così
Difficile correggere il vento
mentre fischiano i vetri
e la cappa è preda di strani lamenti
arduo arginarlo piegando la mano
che ripara appena gli occhi
dalle polveri in tormenta
Bagni il dito per sapere il verso
farti portare all’angolo -poi
nella mossa secca cambiare fronte
Ma lui si corregge da solo
quando gli va
E sei già oltre
*
da “Il cuore nero dei papaveri
Edizioni Opposto, 2014
L’illusione nei capelli
Insieme alle folate fresche
che tirano il mare di blupolvere e cobalto
scivolano via − dalla punta dei capelli alianti −
gli anni
che puoi giurare di averne venti
è in giornate così
nitide di luce
come quando indovini le lenti
che tutto sembra ancora poter accadere
lungo la strada di curve
a strapiombo sull’acqua
*
Divinazione dei corpi rossi
Nella costellazione disegnata
a mano libera dall’occasione
si indovina un futuro
di sorbetti e morsi
alla polpa di stagione
e pigrizie
ammorbidite in poca luce
Gli aruspici confonderebbero i segni
dell’archetipo privato dei pianeti:
sono stelle senza un nome
e così calde
*
Mentre
Stanotte le nuvole sembrano fumo
al giallo rossastro delle luminarie, scorrono
sullo scirocco umido, si scontrano
si accoppiano e sciolgono
rapide
staccate, non guardano basso
né sanno di me, qui,
mentre vivo il tempo assoluto del cielo e penso
che sembra proprio impossibile
poter morire del tutto
*
Altomare
Si sbanda da una murata all’altra
− le mani tra un ballo e la ringhiera −
mentre ripasso a memoria come
staccare spine per abituarmi al buio
da tanto cerco di tracciare una riga
bianca di resa
e provarmi la sobrietà un passo sull’altro
invece non so che arrangiare
questo equilibrio di piedi aperti
*
Al colmo
Quel pensiero legato al colmo del sospiro oscilla
di terremoti e vento incrinando la volta
ricolma liquido le crepe e cola alle campate
di ogni organo
suona
s’addensa caldo al centro dell’antipode
e sublima
per esalarsi alle labbra vibrandole un appena
*
Amara nasce nel 1958 a Genova. I versi come istinto precoce, primo amore alle elementari, nato nello stupore, nell’incanto dell’architettura della parola, come immagine, suono e messaggio. Discontinua, pigra, ha sempre scritto per sé come gesto intimo raramente condiviso. Lontana da ambienti letterari, solo sul web sperimenta un tardivo confrontarsi col mondo della scrittura contemporanea, maturando nel costruire. Ha partecipato ad antologie poetiche di alcuni editori italiani e, nel 2014, pubblica la sua prima raccolta dal titolo ‘Il cuore nero dei papaveri’ per le edizioni Opposto.
Il sito di Amara è: http://blackamara.blogspot.it/
” (…) il mare di blupovere e cobalto” : che bel mare .
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“(…) sembra proprio impossibile
poter morire del tutto.”… bellissimo!
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Che bel nome Amara….
Mi piace la sua scrittura, le parole pacate…un mondo di silenzi nostalgici
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è una bellissima sensazione leggersi qui, grazie
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mi piace questo dedicare alla poesia parte delle nostre sensazioni e dei nostri gesti…lo trovo ammirevole.
i miei più cari complimenti a Sonia!
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Oltre alla poesia… anche una bella autobiografia.
Nino
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L’ha ribloggato su evangeliapolymou.
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solo per ringraziare chi è passato di qui..
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è stato bellissimo leggere la sporca pulizia dei tuoi versi pieni d’amore e combattimento, qui
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merci Almerighi.. e ben ritrovato.. 🙂
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Tanto tempo che non leggevo nulla di Amara… bella riscoperta, felice di ritrovarla qui. 🙂
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